mercoledì 4 aprile 2012

Apertura scacchi, 1.

Bene, dopo avere esaminato i finali elementari possiamo occuparci adesso di aperture. Quante volte ci siamo chiesti, serve studiare le aperture?, serve si , eccome se serve. E' un problema serio però, se osserviamo  la didattica scacchistica ci accorgiamo che sulle aperture ci sono si un sacco di libri, ma sono rarissimi quelli che spiegano le idee le strategie alla base di ogni apertura,  parlano tutti di varianti su varianti, e quindi,   noi che abbiamo un tempo limitato da dedicare allo studio riteniamo impossibile memorizzare tutte le varianti, e spesso finiamo per disinteressarci delle aperture e andiamo avanti studiando finali, mediogioco e quantaltro, conseguenza? studiamo senza metodo.
 Non serve tra l'altro memorizzare un'infinità di  mosse;  lo ribadisco,  serve anzitutto conoscere le idee; le strutture pedonali tipiche della siciliana o della Grunfeld, il tipo di mediogioco che incontreremo all'uscita delle aperture che inseriremo nel nostro repertorio. Certo per questo ci vuole tempo, è necessario cominciare a conoscere le leggi che motivano le idee di ogni apertura. Sono due i principi che regolano la lotta in apertura:  1. ( rapido sviluppo dei pezzi) 2.( occupazione del centro con i pedoni o controllo con i pezzi leggeri.), ne consegue che le nostre prime mosse saranno mirate al raggiungimento di questi obbiettivi. Conviene aprire con  i pedoni della colonna e o della colonna d,  sviluppare i Cavalli prima degli Alfieri. Questi ultimi possono controllare buona parte della scacchiera dalla posizione iniziale mentre i Cavalli sono inattivi, non muovere lo stesso pezzo ne lo stesso pedone in fase d'apertura fatto salvo alcuni casi eccezionali, non muovere prematuramente la Regina.  Di norma, dopo aver collocato i cavalli e gli Alfieri si procede con l'arrocco, si sviluppano le Torri e infine la Regina. E' fondamentale mentre sviluppiamo i pezzi collocarli in maniera che interagiscano tra di loro, questo è categorico, l'ordine di uscita dei pezzi può cambiare, dipende dalle risposte che avremo dal nostro avversario, ma i pezzi devono essere disposti in modo che formino un insieme organico. Passiamo adesso ad un rapido esempio di cattivo sviluppo.


1. e4, e5

La partita inizia nel modo giusto, i pedoni si dirigono verso il centro con lo scopo di occuparlo, la mossa è al Bianco che cercherà di sfruttare il vantaggio attaccando il pedone nero in e5.



                                                                     .    2. Cf3, b6 

La mossa del Bianco è ottima poiché sviluppa un pezzo e attacca il pedone in e5, lo stesso non si può dire del Nero, giocando 2...., b6 lascia il pedone indifeso, un invito a nozze per il Bianco!


                                                                     
                                              
                                                                         3.Cxe5, De7

Il Cavallo del Bianco si muove per la seconda volta andando contro la regola che consiglia di non muovere lo stesso pezzo in fase di apertura, però in questo caso il Cavallo si è mosso per guadagnare un pedone considerando che il Nero non ha ancora sviluppato alcun pezzo. Erronea invece la mossa del Nero che muove prematuramente la Regina cercando di recuperare il pedone, ora il Bianco proseguirà lo sviluppo, mentre il Nero perderà tempi affannandosi inutilmente per recuperare  il pedone.



4. d4. Dh4
  

Il Bianco si avvia alla conquista del centro e difende il Cavallo, mentre il Nero continua ad esporre il suo pezzo più prezioso alla ricerca del pedone perduto. Se contiamo i tempi, cioè le mosse utili allo sviluppo ci accorgiamo che il Bianco è in netto vantaggio, Ha sviluppato due pedoni centrali e il Cavallo di Re, mentre il Nero ha effettuato solo una mossa utile e5; la mossa b6 oltre che inutile si è rivelata dannosa, quelle di Regina perdite di tempo che potranno rivelarsi fatali



                                                                    5, Cc3, Ab7; 6.  Cf3 
. 


Il Bianco sviluppa il secondo Cavallo, il Nero risponde continuando l'attacco al pedone e4 ma la cattiva posizione della Regina fa si che questa mossa risulti innocua dato che il Cavallo del Bianco in e5 torna in f3 attaccandola. Il Cavallo salta per la terza volta, ma è ancora giustificato poiché costringe la Regina a spostarsi e quindi a perdere altri tempi.




                                                                   6....,Dg4; 7. d5, f5                                                                            


La Regina si sposta per evitare la cattura, il Bianco ne approfitta guadagnando spazio con d5, intanto il Nero     
cerca di rompere il centro del Bianco senza fare nulla per progredire nello sviluppo. Adesso il Bianco guadagnerà altri tempi attaccando la Regina.



                                                                   8. h3, Dh5; 9. e5


Siamo ancora in fase di apertura ed il Bianco muove ancora un pedone per la seconda volta, D'altro canto le circostanze lo permettono, è in forte vantaggio di tempi e, con queste mosse guadagna spazio e ostacola lo sviluppo del Bianco impedendo Cf6, più che giustificato, vantaggioso!




                                                      9,,,,.Ch6; 10. Ac4, a6; 11Af4, Dg6                 



Il Bianco continua a svilupparsi ed il Nero a perdere tempi, con l'ultima mossa la Regina attacca il pedone in g2 effettuando ancora una volta una mossa inutile, il Bianco lo difenderà con l'arrocco spegnendo le ultime illusioni del Nero.  




12. 0-0, d6; 13Te1, Af7




Il pedone viene protetto con l'arrocco mettendo allo stesso tempo il Re al sicuro, il Nero risponde con la prima mossa adatta a contribuire al suo sviluppo, infine il Bianco sviluppa la Torre in e1 minacciando lo scacco di scoperta, il Nero inizia il suo sviluppo difendendo il proprio Re con  Ae7. Troppo tardi, una attenta analisi stabilisce che la posizione del Bianco è vincente.
Il Nero ha cominciato malissimo lasciando indifeso il pedone e5 ed ha peggiorato la situazione portando in gioco la Regina prematuramente. Ecco il risultato

Questo schema d'apertura è tratto da: Corso completo di scacchi di Garry Kasparov




















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